Le pubblicazioni del Collegio testimoniano importanti pagine di storia del Salento
A distanza di circa sei mesi dalla presentazione dei volumi “Disegnare il Territorio, cartografia demaniale in Terra d’Otranto prima dell’Unità” e “Lecce che cambia, il volto della città agli inizi del miracolo economico”, continuano gli apprezzamenti per le nuove pubblicazioni promosse dal Collegio dei Geometri e Geometri Laureati di Lecce. Entrambe le opere (la prima curata da Annalisa Bianco, Direttrice dell’Archivio di Stato di Lecce, M A distanza di circa sei mesi dalla presentazione dei volumi “Disegnare il Territorio, cartografia demaniale in Terra d’Otranto prima dell’Unità” e “Lecce che cambia, il volto della città agli inizi del miracolo economico”, continuano gli apprezzamenti per le nuove pubblicazioni promosse dal Collegio dei Geometri e Geometri Laureati di Lecce.
Entrambe le opere (la prima curata da Annalisa Bianco, Direttrice dell’Archivio di Stato di Lecce, Michele Mainardi, docente e studioso salentino, e Mario Spedicato, professore dell’Università del Salento e Presidente Società di Storia Patria di Lecce; la seconda curata da Mainardi), sono state accolte con interesse da tecnici, esperti, operatori del settore edilizio e rappresentanti delle Istituzioni.
Con specifiche lettere, hanno attestato apprezzamenti, fra gli altri, Gabriella Alemanno, vicedirettore dell’Agenzia delle Entrate (Territorio), Roberto Falconieri, sindaco di Melissano, Paolo Perrone, sindaco di Lecce, Antonio Lorenzo Donno, sindaco di Muro Leccese, Salvatore Melis, dirigente dell’Assessorato alle Politiche culturali di Cagliari, e Giuseppe Colafati, sindaco di Poggiardo.
In particolare, i volumi sono stati valutati positivamente dalla vicepresidente Alemanno “sia per contenuti, incentrati sulla professione di geometra e caratterizzati da un’approfondita e meticolosa ricerca, sia per la veste grafica, particolarmente curata e moderna”.
“I due magnifici volumi – ha aggiunto il sindaco Donno – testimoniano un’importante pagina di storia del nostro Salento”.
Secondo il sindaco Colafati, quello del Collegio e del presidente Eugenio Rizzo è un “incessante e prezioso impegno volto a favorire la crescita culturale del territorio”
“Lecce che cambia – ha aggiunto il sindaco Perrone – mira alla sensibilizzazione e alla diffusione della storia e della cultura del nostro territorio. Esso rappresenta un percorso non semplice di mediazione tra pur legittime esigenze di valorizzazione del proprio, a volte troppo specifico, vissuto locale e la necessità di non perdere il quadro d’insieme dell’evoluzione dei processi culturali in atto. Dal rapporto tra gli uomini ed il territorio, infatti, scaturisce la memoria, che non è solo un nostalgico ricordo di un passato ormai sbiadito dal tempo, bensì un marchio che affonda le origini nella storia e nella cultura di una popolazione, caratterizzandola e contraddistinguendola all’interno delle relazioni socio-economiche nazionali ed estere”.
Lettere dei rappresentanti delle Istituzioni
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