“Attratti dal mare”, le coste salentine tra Otto e Novecento
ARTICOLO PUBBLICATO DA “LA GAZZETTA DI LECCE” – pag. XVI del 27 settembre 2015
Può essere annoverato tra le divinità marine, o per lo meno «acquatiche» in quanto, secondo una versione del mito, sarebbe stato il primo dio di Roma, dove giunse per mare dalla Tessaglia.
Giano Bifronte, principale divinità del Pantheon, fu considerato l’inventore delle navi e il protettore della navigazione, dei porti e delle vie fluviali.
Sembra proprio di passeggiare in sua compagnia sfogliando e leggendo le belle pagine del volume di Michele Mainardi «Attratti dal mare» (Edizioni Grifo, 180 pagine), pubblicato per iniziativa del Collegio provinciale geometri e geometri laureati di Lecce.
Il libro sarà presentato questa sera, alle ore 17, nel castello Caracciolo ad Andrano. Dopo i saluti del sindaco, Mario Accoto, del presidente della Provincia, Antonio Gabellone, e di Eugenio Rizzo, presidente del Collegio provinciale geometri e geometri laureatidi Lecce, seguiranno le relazioni dei docenti dell’Università del Salento, Eugenio Imbriani e Mario Spedicato, presidente della Sezione leccese della Società di storia patria per la Puglia. Alla presenza dell’autore, seguirà il dibattito tra gli intervenuti, con la partecipazione dei sindaci dei Comuni del Salento con affaccio sul mare.
L’elegante e corposo volume sull’antico paesaggio marittimo della provincia salentina chiarisce nel sottotitolo «Fonti documentarie e cartografiche sulle coste del Salento tra Otto e Novecento», lo scopo e le finalità della ricerca condotta in archivi e biblioteche. Racconta, attraverso testi curati con perizia dall’autore e soprattutto grazie all’apporto di documenti, rarissime foto d’epoca, antiche mappe, planimetrie e disegni tecnici, l’evoluzione della lunga litoranea jonica e adriatica negli anni precedenti l’aggressione dell’abusivismo edilizio.
In quattordici capitoli Mainardi parte dall’esame della costa nei due secoli scorsi per analizzare i materiali utili a costruire la storia del territorio salentino, del mare e della pesca, delle secche, dell’Isola di Sant’Andrea, delle sabbie, delle alghe, delle acque della salute, del demanio, della questione delle «finite». Nelle accattivanti pagine, riccamente illustrate, si affacciano le prime problematiche connesse al turismo stanziane locale con le casette di villeggiatura, i camerini da bagno, gli stabilimenti balneari e i ritrovi in riva al mare. Una vita, per molti aspetti spensierata e libera.
Ecco perché Giano, il custode di ogni forma di mutamento, il protettore di tutto ciò che concerne una fine e un nuovo inizio. In fondo, questa nuova ricerca di Mainardi sembra avere proprio quella doppia sembianza della divinità bicefala con una testa e due volti, due facce simili che consentono al dio di vedere il passato e il futuro. Poiché sul tempo trascorso,sulla bellezza dei luoghi, non vi sono dubbi, la domanda sorge spontanea quando si cerca di immaginare i prossimi anni, tenendo conto di quanto già l’uomo ha fatto nel suo rapporto con la natura, sperando che la conoscenza della storia di ieri serva per domani.
Articolo “La Gazzetta del Mezzogiorno” del 27 settembre 2015
Articolo “Quotidiano di Puglia” del 27 settembre 2015
Articolo “IlPaeseNuovo.it” del 25 settembre 2015
Citazione “Libero 24×7” del 25 settembre 2015
Articolo “GeoNews” del 25 settembre 2015
Articolo “CorriereSalentino.it” del 25 settembre 2015
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