Catasto : riconoscimento dell’interesse culturale di un immobile
INFORMATIVA "PROFESSIONE GEOMETRA" DA ASSOCIAZIONE NAZIONALE DONNE GEOMETRACircolare Agenzia del Territorio 5/2012: il riconoscimento dell’interesse culturale di un immobile e il conseguente regime vincolistico non influiscono sul classamento del bene. Istruzioni e chiarimenti sulle modalità per il corretto classamento degli immobili vincolati.Con la Circolare 05/10/2012, n. 5, l’Agenzia del Territorio ha fornito chiarimenti in merito alle modalità di classame
INFORMATIVA "PROFESSIONE GEOMETRA" DA ASSOCIAZIONE NAZIONALE DONNE GEOMETRA
Circolare Agenzia del Territorio 5/2012: il riconoscimento dell’interesse culturale di un immobile e il conseguente regime vincolistico non influiscono sul classamento del bene. Istruzioni e chiarimenti sulle modalità per il corretto classamento degli immobili vincolati. Con la Circolare 05/10/2012, n. 5, l’Agenzia del Territorio ha fornito chiarimenti in merito alle modalità di classamento in catasto degli immobili dichiarati di interesse culturale ai sensi del Codice dei beni culturali e del paesaggio di cui al D. Leg.vo 42/2004. I chiarimenti vertono in particolare sulla possibilità di attribuire ai predetti immobili la categoria catastale “A9 – Castelli e palazzi di eminenti pregi artistici o storici” quale conseguenza diretta della dichiarazione di interesse culturale.
L’Agenzia chiarisce in proposito che l’operazione di accertamento catastale, ed in particolare l’attribuzione di una determinata categoria, va effettuata esclusivamente tenendo conto della destinazione di ciascuna unità immobiliare, così come risultante dalle sue proprie caratteristiche, nonché del contesto territoriale ed urbanistico in cui l’unità stessa risulta inserita.
Di conseguenza, il riconoscimento dell’interesse culturale di un immobile e il derivante regime vincolistico non può influire sul classamento del bene, come ha avuto occasione di precisare anche la Suprema Corte di Cassazione, con la sentenza 14/05/2003, n. 7441 e con la sentenza 22/07/2003, n. 11369 (consultabili tra le “Fonti collegate” alla notizia).
Parallelamente, l’attribuzione ad una unità immobiliare di una determinata categoria catastale non può condizionare l’eventuale successivo riconoscimento dell’interesse culturale (da cui scaturiscono le forme di tutela previste dal D. Leg.vo 42/2004 e le correlate agevolazioni fiscali).
Poi l’Agenzia del Territorio, segnalando come spesso il classamento degli immobili vincolati nella categoria catastale A/9 viene richiesto nell’erronea convinzione che si tratti della categoria di riferimento per detti immobili, ha chiarito che sono inquadrabili in questa categoria solamente gli immobili che presentino le particolari caratteristiche tipologiche e costruttive previste per la categoria stessa.
Quanto infine alle modalità per l’annotazione del vincolo negli atti catastali, l’Agenzia, dopo aver ricordato come vi sia la previsione di una specifica annotazione che evidenzi il carattere “culturale” degli immobili, da apporre a richiesta degli interessati, ha precisato che in questi casi devono essere indicati anche gli estremi della trascrizione nei registri immobiliari del provvedimento di dichiarazione o verifica dell’interesse culturale.
Circolare Agenzia del Territorio 5/2012: il riconoscimento dell’interesse culturale di un immobile e il conseguente regime vincolistico non influiscono sul classamento del bene. Istruzioni e chiarimenti sulle modalità per il corretto classamento degli immobili vincolati. Con la Circolare 05/10/2012, n. 5, l’Agenzia del Territorio ha fornito chiarimenti in merito alle modalità di classamento in catasto degli immobili dichiarati di interesse culturale ai sensi del Codice dei beni culturali e del paesaggio di cui al D. Leg.vo 42/2004. I chiarimenti vertono in particolare sulla possibilità di attribuire ai predetti immobili la categoria catastale “A9 – Castelli e palazzi di eminenti pregi artistici o storici” quale conseguenza diretta della dichiarazione di interesse culturale.
L’Agenzia chiarisce in proposito che l’operazione di accertamento catastale, ed in particolare l’attribuzione di una determinata categoria, va effettuata esclusivamente tenendo conto della destinazione di ciascuna unità immobiliare, così come risultante dalle sue proprie caratteristiche, nonché del contesto territoriale ed urbanistico in cui l’unità stessa risulta inserita.
Di conseguenza, il riconoscimento dell’interesse culturale di un immobile e il derivante regime vincolistico non può influire sul classamento del bene, come ha avuto occasione di precisare anche la Suprema Corte di Cassazione, con la sentenza 14/05/2003, n. 7441 e con la sentenza 22/07/2003, n. 11369 (consultabili tra le “Fonti collegate” alla notizia).
Parallelamente, l’attribuzione ad una unità immobiliare di una determinata categoria catastale non può condizionare l’eventuale successivo riconoscimento dell’interesse culturale (da cui scaturiscono le forme di tutela previste dal D. Leg.vo 42/2004 e le correlate agevolazioni fiscali).
Poi l’Agenzia del Territorio, segnalando come spesso il classamento degli immobili vincolati nella categoria catastale A/9 viene richiesto nell’erronea convinzione che si tratti della categoria di riferimento per detti immobili, ha chiarito che sono inquadrabili in questa categoria solamente gli immobili che presentino le particolari caratteristiche tipologiche e costruttive previste per la categoria stessa.
Quanto infine alle modalità per l’annotazione del vincolo negli atti catastali, l’Agenzia, dopo aver ricordato come vi sia la previsione di una specifica annotazione che evidenzi il carattere “culturale” degli immobili, da apporre a richiesta degli interessati, ha precisato che in questi casi devono essere indicati anche gli estremi della trascrizione nei registri immobiliari del provvedimento di dichiarazione o verifica dell’interesse culturale.
Si allega copia della Circolare.
“
Catasto : riconoscimento dell’interesse culturale di un immobile”